SCAVI DI POMPEI - PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI

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Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Ercolano, Stabia e Oplonti.

I ritrovamenti a seguito degli scavi, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono una delle migliori testimonianze della vita romana, nonché la città meglio conservata di quell'epoca. La maggior parte dei reperti recuperati (oltre a semplici suppellettili di uso quotidiano anche affreschi, mosaici e statue) è conservata al museo archeologico nazionale di Napoli, e in piccola quantità anche nell'Antiquarium di Pompei; proprio la notevole quantità di reperti è stata utile per far comprendere gli usi, i costumi, le abitudini alimentari e l'arte della vita di oltre due millenni fa.

Il sito di Pompei, nel 2016, ha superato i tre milioni di visitatori, per la precisione 3 209 089, risultando il terzo sito museale statale più visitato in Italia dopo il Pantheon e il circuito archeologico del Colosseo, Foro Romano e Palatino. Nel 1997, per preservarne l'integrità, le rovine, gestite dal Parco Archeologico di Pompei, insieme a quelle di Ercolano e Oplonti, sono entrate a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.....

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PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO

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Il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio è un concentrato di ricchezze naturalistiche, storia della vulcanologia, paesaggi mozzafiato, coltivazioni secolari e tradizioni che rendono l'area vesuviana uno dei luoghi più affascinanti e tra i più visitati al mondo.

Il Parco Nazionale del Vesuvio nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 per conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano.

I SENTIERI DEL PARCO

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Il Parco nazionale del Vesuvio ha realizzato nel corso del triennio 2001-2003 "La Sentieristica del Parco Nazionale del Vesuvio" costituita da 11 sentieri per una lunghezza complessiva di 54 Km di camminamento. Gli interventi hanno riguardato la mitigazione del rischio sui tracciati e l'allestimento degli stessi attraverso una segnaletica specifica per ciascun sentiero e una cartellonistica riportante le descrizioni delle principali emergenze naturalistiche, geologiche e storiche che si incontrano durante la passeggiata.

Sono state realizzate diverse tipologie di sentieri: sei sentieri natura circolari (n. 1,2,3,4,5 e 8), un sentiero educativo (n.9), un sentiero panoramico (n.6) e un sentiero agricolo (n.7).

MUSEI ED AREE ARCHEOLOGICHE

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La straordinaria città archeologica di Pompei, gli scavi di Ercolano, Oplonti, quelli recenti di Somma Vesuviana, di Villa Regina a Boscoreale, Terzigno, le sfarzose Ville Settecentesche del Miglio d’Oro, le Masserie Vesuviane e i tetti a botte di Terzigno, l’Antiquarium di Boscoreale, il Mav, museo archeologico virtuale a Ercolano, le lave in mostra permanente di Creator Vesevo, lungo l’ascesa al Gran Cono, il Museo Ferroviario di Pietrarsa a Portici, là dove terminava la prima linea italiana costruita dai Borbone per far star comodi i nobili quando si trasferivano in villa, il Museo del Corallo a Torre del Greco, quello della Civiltà Contadina a Somma Vesuviana, raccontano ancora una volta di una storia di intrecci e interazioni tra l’uomo e il vulcano, che si riflette anche nei sapori, nei mestieri e nelle tradizioni di questi luoghi.

LA FLORA E LA FAUNA DEL PARCO

LA FLORA

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I territori vesuviano e sommano si differenziano per alcuni aspetti ambientali e si accomunano per altri, in particolare per la forte antropizzazione che caratterizza i versanti più bassi di entrambi i rilievi. Per quanto attiene le differenze, va detto che il primo si presenta più arido e assolato, con una tipica vegetazione spontanea di tipo mediterraneo, pinete artificiali e boschi di leccio, con questi ultimi che stanno lentamente recuperando rispetto ai pini e che pertanto stanno riformando la splendida foresta mediterranea; il secondo è più umido con una vegetazione boschiva che ricorda quella di tipo appenninico, con boschi misti di castagno, querce, ontano, aceri e lecci; tra questi si incontra, anche se raramente, la splendida betulla, presenza davvero inconsueta in un ambito mediterraneo.

La colonizzazione dei suoli lavici, ha inizio poco dopo il raffreddamento ed è dovuta al lichene Stereocaulon vesuvianum, che ha forma di corallo, colore grigio ed è il primo essere vivente a insediarsi sulla lava raffreddata preparando il suolo per l’attecchimento delle piante. Ricopre interamente le lave vesuviane e le colora di grigio, facendo assumere alla lava riflessi argentati nelle notti di luna piena.

L’elenco floristico comprende ben 906 specie diverse. Tra queste sono da evidenziare presenze di grande interesse, quali ad esempio, l'Acero napoletano, l’Ontano napoletano, ed Helicrhysum litoreum, particolarmente frequente sul Vesuvio. Da segnalare anche l’alto numero di specie di orchidee, ben 23, e la ginestra, presente anch’essa in diverse specie: Genista tinctoria, Genista aetnensis, quest’ultima importata dall’Etna nel 1906 e oggi ampiamente distribuita su tutto il territorio vesuviano.

LA FAUNA

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Nonostante l’area del Parco sia completamente inserita in un contesto estremamente antropizzato, ed abbia assunto le caratteristiche tipiche di un'isola biogeografica, ospita una comunità faunistica molto interessante. Anche la fauna infatti è stata protagonista, come le associazioni vegetali, di ripetute colonizzazioni a seguito delle cicliche eruzioni del Vesuvio, ma la vicinanza alla fascia costiera, il fatto di essere l'unico complesso montuoso situato al centro della pianura nolana, le favorevoli condizioni climatiche e la grande diversità ambientale, hanno contribuito a consentire, in un territorio di modesta estensione, l’insediarsi di un interessante popolamento faunistico.

Tra i vertebrati sono state accertate 2 specie di anfibi, 8 specie di rettili, 138 specie di uccelli, 29 specie di mammiferi, mentre tra gli invertebrati si contano 44 specie di lepidotteri diurni, 8 famiglie di apoidei e formicidi, tutte rappresentate da numerose specie, e molti altri taxa, in parte ancora da studiare e catalogare, in parte descritti in una recente pubblicazione sulla biodiversità del Parco del Vesuvio.

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